Il segmento flessibile, formato dalle vertebre cervicali, sostiene il cranio e forma lo scheletro del collo; presenta la sua curvatura quando la testa è eretta. La 1a e la 2a vertebra cervicale posseggono caratteristiche proprie, così pure la 7a che si contraddistingue per la prominenza del processo spinoso. I fori nei processi trasversi delle vertebre C1-C6 danno passaggio alle arterie vertebrali destinate alla base dell’encefalo. La serie dei fori vertebrali forma li canale per li midollo spinale.
12 Toraciche b
lI segmento relativamente rigido formato dalle vertebre toracichee le 24 coste con cui si articola formano lo scheletro del torace. La sua prominente curvatura si sviluppa nella vita fetale. Le vertebre toraciche sono caratterizzate da processi spinosi lunghi e sottili, dai corpi a forma di cuore e dalle faccette articolari per le coste.
Il corpo umano affascina quasi tutti, ma solo pochi hanno l’occasione di studiarlo. Lo scopo di questo (primo e poi a seguire) articolo è, per l’appunto, di offrire quella possibilità con il minimo sforzo mnemonico ed il massimo appagamento personale. L’apprendimento attivo viene stimolato attraverso la colorazione di tavole ordinate secondo gli apparati del corpo. Prima di iniziare a colorare è indispensabile studiare le “Istruzioni molto importanti”, che riguardano “l’Introduzione all’anatomia macroscopica” e “l’Organizzazione del corpo” prima di passare oltre.
TAVOLA 1
Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
Il corpo non deve essere colorato.
TERMINOLOGIA
Per descrivere la sede, i rapporti e l’orientamento delle diverse parti del corpo umano si è via via stabilita una serie di termini precisi e di piani.
Onde evitare confusioni, la terminologia deve sempre fare riferimento alla posizioneanatomicastandard: stazione eretta, con il palmo delle mani rivolto in avanti.
I piani sono linee fisse di riferimento lungo le quali il corpo viene spesso diviso (sezionato) per facilitarne l’osservazione della struttura.Studiandoe una regione secondo i tre piani di riferimento, sagittale, trasversale e frontale,se ne può ottenere una prospettiva tridimensionale.
I terminiposizioneedirezioneindicano la sede di un organo rispetto ad un altro, di solito in relazione ad uno dei tre piani principali del corpo.
PIANI DEL CORPO MEDIANO (a)
Il piano passante per la linea mediana che divide il corpo in due metà simmetriche, destra e sinistra.
SAGITTALE (b)
Il piano parallelo al piano mediano che divide il corpo in due parti disuguali (asimmetriche), destra e sinistra. I termini mediale e laterale si riferiscono a questo piano.
FRONTALE o CORONALE (c)
Il piano che divide il corpo in due metà asimmetriche, ventrale e dorsale. I termini anteriore e posteriore si riferiscono a questo piano.
Inclinazione laterale verso sinistra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)
Rotazione attiva
Il paziente ruota attivamente la testa il più possibile in direzione dell’estensione, con inclinazione laterale e rotazione verso sinistra.
Presa manuale
Il terapista è in piedi lateralmente rispetto al paziente. Con una mano blocca posteriormente la spalla sinistra del paziente. Con l’altra mano si appoggia lateralmente all’osso occipitale, davanti all’asse motorio. Il terapista trattiene la testa da sinistra e la porta verso la propria spalla.
Inclinazione laterale verso destra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)
Disturbi irradianti avvertiti nel braccio impegnato nella rotazione possono indicare la presenza di un disturbo motorio a livello delle strutture neurali. In tal caso, al di sopra del gomito o dell’articolazione della mano è possibile differenziare tra cause neurali e cause muscolari.
Rotazione Passiva con range di movimento aumentato
Dopo aver fatto rilassare il paziente il terapista ne mobilizza la testa con una rotazione passiva a range di movimento aumentato verso la massima flessione, con inclinazione laterale e rotazione verso sinistra.
Rotazione passiva
Con una rotazione passiva il terapista mobilizza la testa dalla posizione mediana alla posizione di massima flessione, con inclinazione laterale e rotazione verso sinistra.
Analogamente, alla regione delle articolazioni della testa è possibile applicare i movimenti di flessione ed estensione con inclinazione laterale e di rotazione controlaterale.
Rotazione passiva con range di movimento aumentato
Fig.1 Dopo aver fatto rilassare il paziente il terapista ne mobilizza la testa con una rotazione passiva a range di movimento aumentato verso la massima flessione.
Rotazione passiva
Fig.2 Con una rotazione passiva, il terapista mobilizza la testa dalla posizione mediana alla posizione di massima flessione.
Nota:. Sintomi quali vertigini e disturbi visivi possono segnalare un’instabilità del segmento cervicale superiore della colonna vertebrale. Il tal caso è necessario sottoporre a test i legamenti, in particolare modo il legamento trasverso.
Il paziente ruota attivamente la testa il più possibile in direzione della flessione.
Presa manuale
Il terapista blocca l’Acromion della spalla del paziente da lui stesso girata. Cinge posterolateralmente l’osso occipitale, così da posizionare il margine del mignolo circa all’altezza della base del cranio. Inoltre il terapista blocca con il proprio corpo la spalla del paziente rivolta verso di sé.
Muscolidellacintura pettorale e muscoli della nuca superficiali
Muscolotrapezio,parteascendente
Ilterapista afferrailmuscolo trapezio tra pollice e dita. Il muscolo viene primarilassato, se necessario attraverso il sollevamentopassivo dellacinturapettorale.Nella regionemediale viene apprezzato alla palpazione anche il muscolo elevatore della scapola.
Muscolosternocleidomastoideo
Il decorso delmuscolo sternocleidomastoideoèapprezzabileal tattodal processo mastoideo almanubrio dello sterno. Se necessario, la palpazione può esseresemplificata qualora ilpaziente estenda isometricamenteilSCCV, contrastando laresistenza opposta dal terapista in inclinazione laterale sul lato da palpare, ein rotazionecontrolateralmente.
Se un osso viene sottoposto a tensioni anomale, si curva, contribuente nelle scoliosi e deformità del ginocchio valgo, nonché causa del piegamento delle spinose. Studi dimostrano delle alterazioni ioniche della struttura cristallina dell’osso, usando magneti per eseguire la TL di questo tipo di Sublussazioni Ologrammiche che si situano in generale nelle aree croniche. Le troviamo sul livello associato della colonna per gli squilibri cronici di agopuntura, nelle malposizioni anteriori della colonna, nella mandibola per problemi cronici dell’ATM.
Nella colonna vertebrale si riscontra una contrazione unilaterale dei rotatori lungo e breve che provoca una rotazione delle vertebre verso il lato contratto, limitando la funzionalità.
Dopo aver stabilito la presenza di un blocco articolare, spingete i processi spinosi verso sinistra e verso destra per determinare il lato leso. I processi spinosi si sposteranno più facilmente verso il lato contratto, mentre resisteranno alla pressione in direzione opposta. La direzione verso la quale avvertite una maggiore resistenza è quella interessata dalla rotazione posteriore. Premete sulla linea della faccetta articolare, sia sul lato posteriore che quello anteriore e determinate quale pone maggiore resistenza; se quello posteriore, eseguite l’ aggiustamento al centro della vertebra superiore, se quello anteriore aggiustate invece la vertebra inferiore al centro. In ogni caso, l’aggiustamento richiede la stabilizzazione della vertebra centrale esercitando una pressione sul segmento spinale indicato. Stimolate il riflesso comune a tutti i blocchi articolari, nella giunzione tra la testa della prima costa, lo sterno e la clavicola.
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