Skip to main content

Organizzazione del corpo tessuto epiteliale

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO
TESSUTO EPITELIALE

1. Colorare in ciascun blocco di tessuto tutte le cellule situate al di sopra della membrana basale,

2. Si noti che due titoli principali devono essere colorati in grigio scuro o nero.

3. Non si devono colorare le fossette delle ghiandole esocrine né i capillari di quelle endocrine.

Le cellule del corpo si organizzano in quattro tessuti principali: epiteliale, connettivo, muscolare, nervoso. | tessuti epiteliali rivestono tutte le «superfici» del corpo: pelle, cavità, condotti, vasi. Possono risultare di un singolo strato (epiteli semplici) o di più strati di cellule (epiteli pluristratificati o composti), e vengono denominati in base alla forma delle cellule dello strato superficiale. Le cellule di un tessuto sono tenute assieme dalla membrana basale e da fibre intercellulari. | tessuti epiteliali sono nutriti per diffusione di fluidi attraverso la membrana basale, dal momento che sono privi di vasi.

Anatomia, Bologna, Cellula, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, Osteopostural, Strutture cellulari, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO DIVISIONE CELLULARE/MITOSI

  1. Completare ogni fase prima di passare alla successiva; la lettura della rispettiva parte del testo, mentre la si colora, aiuterà a comprenderne il significato. Le varie strutture devono essere colorate allo stesso modo in tutte le fasi.
  2. Per la membrana cellulare, la membrana nucleare, il nucleolo e i centrioli, impiegare gli stessi colori usati nella tavola sulla cellula in generale.
  3. I colori usati per le strutture (e-e2) dovrebbero contrastare molto con quelli usati per (f-f2); ciò consentirà di comprendere meglio la disposizione e la sede delle rispettive strutture. Questi colori non riflettono comunque alcuna differenza qualitativa fra i cromatidi e i cromosomi.
  4. Si consiglia di usare il colore grigio per le strutture (d) e (d1), onde non confonderle con quelle di (e-e2) e (f-f2).
  5. Si possono colorare le fibre del fuso (j), unendole con una linea senza colorare i singoli punti

Anatomia, Bologna, Cellula, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, Osteopostural, Strutture cellulari, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO LA CELLULA IN GENERALE

1- Nel colorare le strutture cellulari, si ricordi che la cellula vivente è in continuo movimento; la membrana cellulare ondeggia dinamicamente mentre assorbe o elimina materiali, e le vescicole si muovono attraverso il citoplasma. 

Questa illustrazione ovviamente mostra la cellula in condizioni statiche. In vivo, le vescicole di pinocitosi (k) possono continuamente scomparire e riformarsi nello spazio di un più secondo. È probabile che le strutture intracellulari più voluminose non subiscano spostamenti significativi. 

2- Il reticolo endoplasmatico (f) è disegnato sia con ribosomi sia senza. Per mettere in risalto i ribosomi, si suggerisce di colorarli con una tinta più scura del reticolo di endoplasmatico.

Anatomia, Bologna, Cellula, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, Osteopostural, Strutture cellulari, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

COLORARE L’ANATOMIA

1. Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
2. Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
3. Il corpo non deve essere colorato.
 

Il corpo umano affascina quasi tutti, ma solo pochi hanno l’occasione di studiarlo. Lo scopo di questo (primo e poi a seguire) articolo è, per l’appunto, di offrire quella possibilità con il minimo sforzo mnemonico ed il massimo appagamento personale. L’apprendimento attivo viene stimolato attraverso la colorazione di tavole ordinate secondo gli apparati del corpo. Prima di iniziare a colorare è indispensabile studiare le “Istruzioni molto importanti”, che riguardano “l’Introduzione all’anatomia macroscopica” e “l’Organizzazione del corpo” prima di passare oltre.

TAVOLA 1

  1. Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
  2. Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
  3. Il corpo non deve essere colorato.

TERMINOLOGIA

Per descrivere la sede, i rapporti e l’orientamento delle diverse parti del corpo umano si è via via stabilita una serie di termini precisi e di piani.

  • Onde evitare confusioni, la terminologia deve sempre fare riferimento alla posizione anatomica standard: stazione eretta, con il palmo delle mani rivolto in avanti.

I piani sono linee fisse di riferimento lungo le quali il corpo viene spesso diviso (sezionato) per facilitarne l’osservazione della struttura. Studiando e una regione secondo i tre piani di riferimento, sagittale, trasversale e frontale,se ne può ottenere una prospettiva tridimensionale.

I termini posizione e direzione indicano la sede di un organo rispetto ad un altro, di solito in relazione ad uno dei tre piani principali del corpo.

PIANI DEL CORPO MEDIANO (a)

Il piano passante per la linea mediana che divide il corpo in due metà simmetriche, destra e sinistra.

SAGITTALE (b)

Il piano parallelo al piano mediano che divide il corpo in due parti disuguali (asimmetriche), destra e sinistra. I termini mediale e laterale si riferiscono a questo piano.

FRONTALE o CORONALE (c)

Il piano che divide il corpo in due metà asimmetriche, ventrale e dorsale. I termini anteriore e posteriore si riferiscono a questo piano.

Anatomia, ASSIMETRIA, Bologna, colonna vertebrale, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, MEDIANO, Movimenti attivi e passivi, muscoli, Osteopostural, PIANI, SAGITTALE, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

Rotazione Passiva omolaterale in estensione

Inclinazione laterale verso sinistra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)

Rotazione attiva

Il paziente ruota attivamente la testa il più possibile in direzione dell’estensione, con inclinazione laterale e rotazione verso sinistra.

Presa manuale

Il terapista è in piedi lateralmente rispetto al paziente. Con una mano blocca posteriormente la spalla sinistra del paziente. Con l’altra mano si appoggia lateralmente all’osso occipitale, davanti all’asse motorio. Il terapista trattiene la testa da sinistra e la porta verso la propria spalla.

Inclinazione laterale verso destra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)

Bologna, colonna vertebrale, Daniele Carlesso, Movimenti attivi e passivi, muscoli, Osteopostural

Continua a leggere

Orientamento: funzione disturbata?

Segmento cervicale della colonna vertebrale

Rotazione passiva con range di movimento aumentato

Fig.1 Dopo aver fatto rilassare il paziente il terapista ne mobilizza la testa con una rotazione passiva a range di movimento aumentato verso la massima flessione.

Rotazione passiva

Fig.2 Con una rotazione passiva, il terapista mobilizza la testa dalla posizione mediana alla posizione di massima flessione.

Nota:. Sintomi quali vertigini e disturbi visivi possono segnalare un’instabilità del segmento cervicale superiore della colonna vertebrale. Il tal caso è necessario sottoporre a test i legamenti, in particolare modo il legamento trasverso.

cervicale, colonna vertebrale, Daniele Carlesso, Osteopostural, rotazione, vertigini

Continua a leggere

 Movimenti Angolari Attivi e Passivi

Flessione (Co-T3)

Rotazione attiva

Il paziente ruota attivamente la testa il più possibile in direzione della flessione. 

Presa manuale 

Il terapista blocca l’Acromion della spalla del paziente da lui stesso girata. Cinge posterolateralmente l’osso occipitale, così da posizionare il margine del mignolo circa all’altezza della base del cranio. Inoltre il terapista blocca con il proprio corpo la spalla del paziente rivolta verso di sé.

Bologna, cervicale, colonna vertebrale, Daniele Carlesso, dolore, estensione, flessione, muscoli, nuca, orientamento, osso occipitale, Osteopostural, palpazione, presa manuale, rotazione, semispinale, spenio, sternocleidomastideo, testa, tono

Continua a leggere

 Palpazione delle Relative Parti Molli


 Segmento cervicale della colonna vertebrale
TERAPIA MANUALE ISBN 978-88-7051-356-l

Muscoli della cintura pettorale e muscoli della nuca superficiali

Muscolo trapezio, parte ascendente

Il terapista afferra il muscolo trapezio tra pollice e dita. Il muscolo viene prima rilassato, se necessario attraverso il sollevamento passivo della cintura pettorale. Nella regio­ne mediale viene apprezzato alla palpazione anche il mu­scolo elevatore della scapola.

Muscolo sternocleidomastoideo

Il decorso del muscolo sternocleidomastoideo è apprez­zabile al tatto dal processo mastoideo al manubrio dello sterno. Se necessario, la palpazione può essere semplificata qualora il paziente estenda isometricamente il SCCV, con­trastando la resistenza opposta dal terapista in inclinazio­ne laterale sul lato da palpare, e in rotazione controlate­ralmente.

Bologna, cervicale, colonna vertebrale, Daniele Carlesso, dolore, muscoli, nuca, orientamento, Osteopostural, palpazione, pettorale, semispinale, spenio, sternocleidomastideo, testa, tono, TRAPEZIO

Continua a leggere

Segmento Cervicale

BioMeccanica

Articolazioni della testa (Co-C2)

Superfici Articolari

C0/C1: articolazione atlantoccipitale

Condili occipitali: convessi

Faccette articolari superiori: concave

C1/C2: articolazione atlantoassiale mediana

Faccetta articolare anteriore: convessa

Fossetta del dente: concava

C1/ C2: articolazione atlantoassiale laterale

Faccette articolari interiori dell’ atlante: convesse

Faccette articolari superiori dell’ asse: convesse

Piano di trattamento

C0/C1: in orizzontale sulle faccette.

Scivolamento

C0/C1: durante la flessione entrambi i condili scivolano dorsalmente, durante l’estensione ventralmente. Nella rotazione a destra il condilo di sinistra scivola ventralmente, quello destro dorsalmente (durante rotazione a sx avviene il contrario). Nell’inclinazione laterale i condili scivolano controlateralmente (regola del convesso).

C1/C2: durante la flessione, l’arco anteriore dell’atlante scivola verso il basso lungo il dente dell’asse, quello posteriore verso l’alto. Durante la rotazione, l’atlante ruota intorno al dente dell’asse.

Strutture di interesse clinico

Dente dell’asse, legamento trasverso dell’atlante, legamenti alari, arteria vertebrale, nervi spinali C1, e C2, nervo trigemino.

Articolazioni, Biomeccanica, Daniele Carlesso, Kinesiologia Applicata, Osteopostural, Piano di trattamento, Scivolamento

Continua a leggere

error

Enjoy this blog? Please spread the word!