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Tag: energia muscolare

Controllo della funzione muscolare | Test di Posizione Eretta

TECNICHE ENERGIA MUSCOLARE

TEST IN POSIZIONE ERETTA

Test 3 – Valutazione osservazionale e palpatoria degli archi plantari con paziente in piedi {classe 1-4) (foto 4)

Descrizione: osservazione e palpazione degli archi plantari per evidenziare deviazione o asimmetria nell’altezza dell’arco (a) o sul tono del tessuto (6):

Note: questo test può essere esteso ad un punto di riferimento di prova strumentale (es. podoscopio).

Test 4 – Valutazione palpatoria degli arti inferiori con paziente in piedi {classe 4)

Descrizione: valutazione palpatoria della asimmetrie gamba sx/ dx su:

  1. tensione superficiale;
  2. massa, dimensione, forma e consistenza;
  3. eventuale presenza di edemi;
  4. dimensione della struttura muscolare e tono;
  5. dolorabilità alla pressione.

Test 5 – Squat test {classe 2) {foto 5)

Descrizione: si chiede al paziente di accosciarsi tenendo i talloni a terra controbilanciando il corpo con gli arti superiori stesi avanti o abbraccianti le ginocchia. La ricerca di asimmetria nel confronto fra i 2 lati permette di effettuare un test rapido sui 3 distretti articolari dell’arto inferiore individuando il lato disfunzionale (classe 1) e focalizzando l’ attenzione su un particolare distretto (classe 2).

Test 6 – Palpazione della schiena del paziente in piedi {classe 1-4)

Descrizione: valutazione palpatoria di asimmetrie e differenze regionali in rapporto a:

  • temperatura cutanea;
  • struttura, umidità e resistenza della cute;
  • struttura e profilo (asimmetrie della superficie, depressioni o masse);
  • dimensione, massa, solidità e tono muscolare;
  • risposta o resistenza dei tessuti molli alla palpazione (compresi tensione, tono e turgidità);
  • risposta di arrossamento al test di striscio della cute.

Note: questo test permette di valutare specificatamente il tessuto (classe 4) ma può anche essere utilizzato come test rapido di impressione generale.

Test 7 – Valutazione dei principali reperi con paziente in piedi {classe 3)

Descrizione: definizione palpatoria dei reperì ossei comparandone i livelli di simmetria, nei seguenti punti:

  • trocanteri (foto 6);
  • creste iliache (foto 7);
  • SIPS (foto 8);
  • angolo inferiore della scapola (foto 9);
  • altezza delle spalle (foto 10);
  • altezza dei lobi delle orecchie (foto 11).

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Test di Posizione Eretta | Protocollo Diagnostico

TECNICHE ENERGIA MUSCOLARE

TEST IN POSIZIONE ERETTA

Test 2 – Osservazione della postura del paziente in posizione eretta (classe 1)

Descrizione: osservazione dell’intero corpo sui 3 piani valutando:

I. Visione posteriore (foto 1)

  1. simmetria spalle e scapole;
  2. presenza di asimmetrie laterali della linea mediospinale;
  3. posizione pelvica (livello creste iliache);
  4. appiattimento/pienezza dei tessuti delle masse paravertebrali;
  5. posizionamento simmetrico dei piedi;
  6. rotazione del tronco (cerniera dorso-lomba-re);
  7. simmetria dei tendini di Achille in relazione ai calcagni;
  8. simmetria sulla posizione degli arti superiori rispetto ai fianchi;
  9. simmetria delle pliche adipose;
  10. simmetrie morfologiche sulla superficie cutanea posteriore (cicatrici, ematomi, ecc.).

II. Visione laterale (foto 2)

  1. esagerazione o inversione delle curve fisiologiche del rachide;
  2. postura corporea in relazione alla linea centrale di gravità;
  3. particolari asimmetrie morfologiche sulla superficie laterale cutanea.

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Protocollo Diagnostico

TECNICHE ENERGIA MUSCOLARE

L’obiettivo dell’osteopata sta nell’interpretare il modo di funzionare di un essere umano sul piano fisico (quindi strutturale e metabolico), mentale e psichico.

Egli ricerca ciò attraverso la valutazione funzionale dell’apparato muscolo-scheletrico, individuando ed interpretando la cosiddetta “disfunzione somatica”.

La valutazione osteopatica, si avvale, dopo accurata anamnesi, dei normali metodi di diagnosi clinica, ma soprattutto di osservazione e palpazione.

Si è detto che la disfunzione somatica, qualunque sia la sede di indagine, viene classificata attraverso tre criteri:

  • simmetria reciproca di parti del sistema muscolo-scheletrico;
  • densità (consistenza) del tessuto testato;
  • ampiezza di movimento di un’articolazione o di un’area di tessuto.

Ogni professionista, seppur seguendo linee comuni, sembra utilizzare un diverso protocollo come processo diagnostico e questo porta alla scelta del tipo di trattamento che riterrà più idoneo.

Come sempre la posizione dell’operatore è fondamentale per una corretta valutazione e deve essere adeguata in rapporto alla posizione e alle caratteristiche morfologiche/cliniche del soggetto esaminato e all’area che si sta valutando.

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