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Fissazione Sacrale




Trattazione

La fissazione Sacrale è una fissazione Sacroiliaca Bilaterale. La si può diagnosticare dalla debolezza bilaterale che interessa le estensioni del collo, se portati in rotazione, nonostante i muscoli si presenteranno forti al test. Eseguire un challenge sul blocco articolare toccando l’ileo anteriore ed esercitando una pressione sul sacro contro i tubercoli sacrali. La pressione deve essere esercitata in modo tale che le due mani spingano l’una verso l’altra. Riscontrerete generalmente un interessamento del piriforme e/o dell’iliaco, sul lato della correzione e a volte bilateralmente.

blocco-articolare, fissazione-Sacrale, Sacroiliaca-Bilaterale

TEST – Fissazioni Vertebrali

Ripetere il test con la distribuzione del carico. Se la fissazione si ripresenta, può essere necessario somministrare dell’ octacosanol (olio di germe di grano), un fattore antigravitazionale. I blocchi articolari “mascheranti” possono nascondere delle sublussazioni o dei segni di altre fissazioni. Se il trapezio si presenta basso bilateralmente, può mascherare una debolezza bilaterale del deltoide. La debolezza bilaterale dello psoas e quella, sempre bilaterale, del grande gluteo, tendono a mascherarsi l’un l’altra.

Fissazioni Vertebrali, test

Fissazioni Vertebrali

DEFINIZIONE – Un blocco muscolare di 3 strutture vertebrali, oppure dell’ileo e del sacro, che limita la possibilità.

TRATTAMENTO

Nella colonna vertebrale si riscontra una contrazione unilaterale dei rotatori lungo e breve che provoca una rotazione delle vertebre verso il lato contratto, limitando la funzionalità.

Dopo aver stabilito la presenza di un blocco articolare, spingete i processi spinosi verso sinistra e verso destra per determinare il lato leso. I processi spinosi si sposteranno più facilmente verso il lato contratto, mentre resisteranno alla pressione in direzione opposta. La  direzione verso la quale avvertite una maggiore resistenza è quella interessata dalla rotazione posteriore. Premete sulla linea della faccetta articolare, sia sul lato posteriore che quello anteriore e determinate quale pone maggiore resistenza; se quello posteriore, eseguite l’ aggiustamento al centro della vertebra superiore, se quello anteriore aggiustate invece la vertebra inferiore al centro. In ogni caso, l’aggiustamento richiede la stabilizzazione della vertebra centrale esercitando una pressione sul segmento spinale indicato. Stimolate il riflesso comune a tutti i blocchi articolari, nella giunzione tra la testa della prima costa, lo sterno e la clavicola.

blocco muscolare, colonna vertebrale

Principali mansioni del MCB e, limiti rispetto ad altre figure professionali.

Il Massaggio Terapeutico (massoterapia) 

Il fatto che il MCB agisca su controllo e prescrizione medica, si differenzia dal più comune massaggiatore del benessere, facendolo rientrare nella schiera del massaggio terapeutico (ossia il massaggio su ordine del medico, viene utilizzato per indicare la massoterapia e distinguerla dal massaggio benessere), della idroterapia e della bal-neoterapia, emettendo regolare fattura esentiva, previa prescrizione medica. Il MCB ha un mansionario di legge lasciato volutamente dal legislatore molto ampia, andando quindi a ricomprendere anche attività di competenza del fisioterapista ma non RISERVATE a quest’ultimo. 

Cosa Fare?

Massoterapia o massaggio terapeutico: tecnica manuale per la prevenzione e la cura di molti disturbi; in particolare dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema circolatorio. Il Massaggio terapeutico consiste in un insieme di manovre manuali (sfioramenti, impastamenti, frizioni, percussioni, digi-topressioni, drenaggi, allungamenti, nonché mobilizzazioni attive e/o passive) – manovre meccani-che – eseguite sul paziente con l’utilizzo di mani, dita, avambracci, gomiti o semplici attrezzi e l’utilizzo di olii o creme quando necessario. Anche attività tipo il massaggio connettivale e la ginnastica correttiva sembrano rientrare nelle competenze del mcb come indicato già a suo tempo dal Consiglio Superiore di Sanità. 

Cosa NON Fare?

Ma tali attività le compie anche il fisioterapista! Quindi dove sta il limite?

Il limite lo troviamo nella definizione che la legge 741/94 fornisce della professione di fisioterapista, il quale “pratica attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psico-motorie e cognitive;”.

Da questa definizione traiamo che NON potranno essere svolte attività di intervento neuromotorio, comunicativo, sensoriale, neuropsichiatrico e della psicomotricità o interventi nell’ambito della neuromotricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali.

DIFFERENZE, FISIOTERAPISTA, MCB

Cos’è la professione di mcb?

Definizione e inquadramento del Mcb.

Il massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici (MCB)

Il massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici (MCB) è un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie, con la Legge 23 giugno 1927, n. 1264 e regolamentata dal R.D. 1334/1928 art 1 e ss. poi trasfusa nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie approvato con Regio Decreto 1265/34, che regola tutte le arti e professioni sanitarie del nostro ordinamento.

E’ pertanto l’operatore del massaggio detta “massoterapia” (termine per indicare il massaggio in ambito terapeutico). 

Le distinte attività di massaggiatore e del capo bagnino vengono specificate dalla legge come quelle previste dagli art. 15 lett c e 16 lett a del Decreto Regio 1334/1928: quanto al primo (massaggiatore) “colui che sotto il controllo del medico curante esegue massaggi e manovre meccaniche su organi e tessuti del corpo umano” (art 15 lett c). Quanto al secondo (capo bagnino o idroterapista) “colui che su prescrizione del medico curante pratica bagni medicali a scopo terapeutico” (art. 16 lett a).

La professione di MCB è inserita, dal Ministero Salute, tra le “regulated professions” previste dalla Commissione Europea, per l’automatico riconoscimento del titolo ai fini del diritto di stabilimento in altri paesi della CE. Essa viene definita come “operatore sanitario che svolge la sua attività in base al RD 1334/28, e art 99 e 140 TULS 1934, sia come libero professionista sia come dipendente di strutture private o convenzionate” 

Massaggiatore, MCB

Squat alla parete

CONSIGLI PER RINFORZARE LA TUA SCHIENA

In piedi con la schiena appoggiata alla parete. Portare i piedi in avanti di circa 30 cm. Mantenere i muscoli addominali contratti e scivolare lentamente verso il basso, piegando le ginocchia di 45°. Mantenere la posizione per 5 secondi. Ritornare lentamente alla posizione di partenza. Ripetere 10 volte.

parete, Schiena, squat

Contrazione Addominale

CONSIGLI PER RINFORZARE LA TUA SCHIENA

Posizione supina, con le ginocchia piegate e le mani appoggiate sotto le costole. Contrarre i muscoli addominali spingendo le costole in basso, verso la schiena. Assicurarsi di non trattenere il respiro. Mantenere la posizione per 5 secondi. Rilassarsi. Ripetere 10 volte.

addominale, contrazione, Schiena

Stretch Torace

CONSIGLI PER RINFORZARE LA TUA SCHIENA

Distesi sulla schiena con entrambe le ginocchia piegate. Afferrare una coscia dietro al ginocchio e portare il ginocchio verso il torace. Mantenere la posizione per 20 secondi. Rilassarsi. Ripetere 5 volte su entrambe i lati.

Esercizio, Schiena, Torace

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