Malattie Muscolo Scheletriche
Tre categorie principali di malattia muscolo-scheletrica devono essere distinte dalle sindromi dei PT miofasciali: miopatie, artriti ed artrosi, ed infiammazione locale delle strutture muscolo-scheletriche, come tendinite e borsite.
Miopatie
Le miopatie genetiche sono generalmente caratterizzate da debolezza non dolorosa dei muscoli prossimali; il dolore, se presente, è solitamente un disturbo minore. Nel caso dei PT miofasciali, il dolore è solitamente il disturbo principale.
La polimiosite e la dermatomiosite non sono rare.
La forma Polimiositica inizia come una debolezza indolore dei muscoli prossimali nell’85% circa dei casi. Le eccezioni si presentano con un notevole dolore alle natiche, nelle articolazioni e nei polpacci; il dolore spesso indica la presenza di artrite come manifestazione della polimiosite, o la combinazione della polimiosite con un’altra malattia del tessuto connettivo. Solo molto raramente si evidenzia una infezione sistemica. I livelli degli enzimi muscolari, come la creatininfosfochinasi (CPK) e LDH sono aumentati nella miosite ma sono normali nelle sindromi dei PT miofasciali, a meno che non vengano aumentati dalla necrosi secondaria all’infiltrazione intramuscolare di un anestetico locale a lunga azione.
La dermatomiosite
ricorda la polimiosite, ma con alterazioni cutane che possono includere l’eritema, un esantema maculo-papulare e una dermatite eczemaloide desquamante. Se presente, il color lilla nella cute sopra il ponte del naso, sulle guance, sulla fronte, ed intorno alle unghie è utile per identificare la dermatomiosite.
Artriti
Il dolore proiettato dai PT miofasciali alle articolazioni, può assomigliare molto al dolore dell’osteoartrosi, dell’artrite reumatoide, della gotta e dell’artrite psoriasica. I caratteri distintivi dei PT sono trovati nei muscoli colpiti, i segni locali delle artriti sono trovati nelle articolazioni. Il fatto che i PT miofasciali frequentemente proiettano dolore e dolenzia alle articolazioni è un’importante causa di diagnosi errate. La diagnosi della osteoartrosi si basa primariamente sui segni dolorifici locali e sulla dolenzia con crepito e degenerazione ossea, sono dimostrate dalle caratteristiche alterazioni radiologiche di erosione della cartilagine articolare e cli reazione osteoblastica.
Poiché l’Artrite Reumatoide
è una malattia sistemica, l’Associazione Americana per il Reumatismo raccomanda che siano accertati almeno 7 degli 11 criteri prima di stabilire tale diagnosi per studi epidemiologici. Tra questi criteri ci sono la rigidità mattutina, il dolore articolare, il rigonfiamento articolare, il rigonfiamento di articolazioni simmetriche, i noduli sottocutanei, le tipiche alterazioni radiologiche, la presenza del fattore reumatoide, uno scarso precipitato di mucina dal fluido sinoviale e le caratteristiche alterazioni istologiche.
La malattia comincia come un infiammazione sinoviale con ipertrofia, che progredisce fino alle caratteristiche alterazioni radiologiche nelle articolazioni.
La diagnosi di certezza, di artrite gottosa viene fatta trovando dei cristalli di urati in campioni di fluido sinoviale, o in tessuti circostanti dall’ articolazione colpita. li più delle volte, la diagnosi viene falla in base al quadro clinico tipico di una monoartrite acuta di uno degli arti inferiori. Un elevato livello acido urico serico che accompagna un’artrite, è suggestivo di gotta, ma non determina la diagnosi.
La pseudogotta
simula la gotta e deriva dalla deposizione di cristalli di pirofosfato di calcio diidrato invece che di cristalli di urato sodico.
L’identificazione della artrite psoriasica è basata sulla presenza cli un’artrite infiammatoria in un paziente con le lesioni cutanee o ungueali della psoriasi, e sull’assenza del fattore reumatoide e dei noduli reumatoidi. Tendinite e bursite. Poiché i PT miofasciali irradiano dolore e dolenzia a regioni dove sono presenti tendini e borse. questi sintomi da PT sono comunemente ed erroneamente diagnosticati come tendinite o bursite, dove vi siano anche segni locali di infiammazione. Benchè l’infìltrazione delle zone cli proiezione dolorose e dolenti con steroidi ed anestetici locali possa essere utile, una analoga attenzione ai PT responsabili è generalmente più efficace.