Dolore Muscolare _ Diagnosi & Terapia, PUNTI TRIGGER
Premesse e regole fondamentali
Importanza
Il muscolo volontario (scheletrico) è l’organo più grande del corpo umano e conta per il 40% o anche più del peso corporeo. Il numero dei muscoli che possono essere contati nel corpo umano, dipende dal grado di suddivisione che viene utilizzato per aiutare un dato muscolo e dal numero dei muscoli considerati.
Bardeen riferendosi alla Basle Nomina Anatomica, elenca 347 muscoli pari e 2 impari, per un totale di 696 muscoli. Non contando i capi, i ventri e le altre parti dei muscoli, la Nomina Anatomica citata dal Comitato Internazionale della Nomenclatura Anatomica in base alla Convenzione di Berna elenca 200 muscoli pari, per un totale di 400 muscoli. In ogni singolo muscolo possono svilupparsi punti trigger miofasciali (PT), che possono proiettare il dolore e altri sintomi molto disturbanti solitamente a distanza. Ciò nonostante, i muscoli ricevono poca attenzione nell’insegnamento moderno delle Facoltà di Medicina e nei libri di testo medici. Questi testi/articoli descrivono una patologia, trascurata benchè di primaria importanza, del più diffuso organo del corpo, causa di dolore e di disfunzione. I tessuti muscolari contrattili sono estremamente soggetti al logorio dell’attività quotidiana, ma solitamente i medici concentrano la loro attenzione su ossa, articolazioni, borse e nervi.
Prevalenza
I PT miofasciali sono estremamente comuni e diventano prima o poi una componente molto disturbante della vita di quasi tutti noi. I PT latenti, che possono causare una certa rigidità e una limitata ampiezza del movimento, sono di gran lunga più comuni dei PT attivi.
Tra 200 adulti non selezionati ed asintomatici, si osserva una dolenzia focale, derivata da PT latenti, nei muscoli del cingolo della spalla del 54% delle femmine e del 45% dei maschi. Era dimostrabile un dolore proiettato del 5% di questi soggetti. L’ età della maggior parte di una popolazione di pazienti ospedalizzati e ambulatoriali del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione, trattati per la sindrome fibrocistica (PT), era compresa tra i 31 e 50 anni.
Questi dati sono in accordo con la nostra impressione clinica, secondo cui gli individui di età matura, nel periodo di massima attività, hanno la maggior probabilità di soffrire delle sindromi dolorose dei PT attivi miofasciali. Con l’aumento dell’età e la conseguente riduzione dell’attività, la rigidità e la limitata ampiezza del movimento dovuta ai PT latenti diventano più importanti che il dolore.
L’importanza dei PT miofasciali è stata riportata nella letteratura scientifica riguardante l’agopuntura, anestesia, odontoiatria, medicina generale, ortopedia, pediatria, terapia fisica, medicina riabilitativa e reumatologia.
Gravità
I PT miofasciali possono dare dei sintomi d’intensità variabile da una limitazione indolore del movimento, dovuta a PT latenti, così comuni nelle persone anziane, fino al dolore agonizzante ed invalidante causato da PT molto attivi. Nonostante la loro dolorosità, i PT miofasciali non minacciano direttamente la vita, ma la loro dolorosità può, come spesso avviene, devastare la qualità della vita.
Costo
Cefalea miofasciale misconosciuta, dolore alla spalla e dolore della parte bassa della schiena ormai cronicizzati, sono le principali cause di perdita di tempo lavorativo e di contenziosi assicurativi. Secondo una segnalazione di Bonica, il dolore cronico disabilitante conta ogni anno agli Americani un vari miliardi di dollari.
Quella considerevole parte del dolore cronico che è dovuta a PT miofasciali, può essere alleviata dalla loro diagnosi e dal trattamento appropriato. Quante alre persone continuano a “tirare avanti” pur sopportando la sofferenza di un tormentoso dolore da PT, che risponderebbe al trattamento se fosse diagnosticato e trattato per ciò che è? Quando la natura miofasciale del dolore non è riconosciuta, come invece avviene quando i PT dei muscoli pettorali simulano il dolore cardiaco, i sintomi vengono probabilmente diagnosticati come nevrotici, aggiungendo frustrazioni e dubbi alla sofferenza del paziente. I PT attivi miofasciali sono largamente responsabili per un vero flagello dell’umanità, il dolore muscolo-scheletrico. Il costo totale è enorme.