Skip to main content

OSSA DEL CRANIO | APPARATO SCHELETRICO

Le ossa del cranio sono congiunte mediante articolazioni immobili, suture, ad eccezione dell’articolazione condiloidea temporo-mandibolare. Le ossa craniche comprendono le ossa piatte che contribuiscono alla formazione della volta cranica. Le ossa faciali, irregolari e spigolose, formano lo scheletro della faccia. Si noti come l’orbita sia costituita da 7 ossa (la parte formata dal palatino non è visibile). Lo scheletro del naso è per al maggior parte cartilagineo.

FACIALI 14 :                                      CRANICHE 8 :

Nasale 2g                                                  Occipitale 1a

Vomere 1n                                                 Parietale 2b

Lacrimale 2i                                              Frontale 1c

Zigomatico 2j                                          Temporale 2d 

Palatino 2k                                               Etmoide 1e

Mascella 2L                                             Sfenoide 1f

Mandibola 1m

Conca nasale inferiore 2n

apparato scheletrico, conca nasale inferiore, craniche, cranio, etmoide, frontale, lacrimale, mandibola, mascella, nasale, occipitale, ossa, ossa faciali, palatino, parietale, sfenoide, temporale, vomere, zigomatico

Continua a leggere

APPARATO SCHELETRICO | Sede e Rapporti

La maggior parte della Massa Corporea è costituita da tessuto connettivo nelle sue svariate Forme:

fibroso, cartilagineo, osseo, adiposo, ecc. Il costituente fondamentale di questi tessuti è la fibra, una proteina secreta sotto forma di filamenti dalle cellule.

Sono proprio queste fibre, denominate collagene, che legano assieme le varie parti del corpo integrandole in una costruzione unitaria. Per esempio nell’avambraccio o nella gamba le ossa che ne formano il supporto principale sono quasi completamente rivestite da  una formazione fibrosa, Il Periostio, che si continua con la fascia profonda la quale è, a sua volta, una sottile guaina fibrosa che avvolge li muscolo scheletrico per contenerlo e fissare i vasi sanguiferi e i nervi in transito.

Daniele Carlesso, fascia, legamento, muscoli, nervi, ossa, Osteopostural, PELLE, periostio, vesi sanguiferi

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO TESSUTO MUSCOLARE

Si noti la presenza del tessuto connettivo (c) che avvolge i vari tipi di fibre muscolari, le quali sono state distanziate proprio per dimostrare il tessuto connettivo.

Il tessuto muscolare consta di gruppi di cellule muscolari (fibre) e del tessuto fibroso che le avvolge. E dotato di proprietà contrattile grazie alla quale si accorcia sotto stimoli nervosi, paranervosi o ormonali, di circa un terzo della lunghezza che possiede in condizioni di riposo. Dal punto di vista strutturale e funzionale si possono distinguere tre tipi di fibre muscolari.

Il tessuto connettivo che le avvolge, oltre che alle stesse fibre, dà sostegno ai nervi e ai vasi sanguiferi che nutrono il muscolo. Il tessuto muscolare è riccamente vascolarizzato, dal momento che la contrazione muscolare necessita di una grande quantità d’ossigeno che viene trasportato dai globuli rossi del sangue.

VISCERALE/LISCIO*

Le Cellule muscolari lisce a
Nucleo b
Tessuto connettivo c

Le cellule muscolari lisce sono lunghe, fusiformi, hanno li nucleo in posizione centrale e non presentano striatura trasversale, donde I’ attributo di lisce. Si trovano nelle pareti di organi cavi (visceri dell’apparato urinario, respiratorio, genitale, dei vasi sanguiferi, del tubo gastroenterico dove svolgono la funzione di far procedere il contenuto secondo la lunghezza della cavita. L’azione della muscolatura liscia è caratterizzata da contrazioni lente, sostenute e ritmiche; ne sono un’esperienza i dolori mestruali dovuti a spasmi della muscolatura uterina e i crampi allo stomaco. La maggior parte della muscolatura liscia si contrae in risposta a stimoli sia nervosi che ormonali. La sua contrazione non è di solito sotto il controllo della volontà.

CARDIACO/STRIATO*

Cellule striate d
Strie scalariformi e
Capillari f

Capillari, CARDIACO, Cellule muscolari lisce, Miofibrille, Nucleo, Sarcolemma, SCHELETRICO, STRIATO, Strie scalariformi, tessuto connettivo, tessuto muscolare, VISCERALE

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO TESSUTO CONNETTIVO  | Parte 2 |

Il tessuto connettivo,  

ELASTICO*

Fibre elastiche f

Fibroblasti a

I tessuti elastico e reticolare, come quello adiposo ed altri qui non illustrati (tessuto pigmentato, connettivo embrionale ), sono specializzazioni della varietà più comune di connettivo, cioè quello propriamente detto. Il tessuto elastico consta di lamine ondulate di fibre elastiche, disposte parallelamente fra loro, e di scarsi fibroblasti irregolarmente disseminati. Questo tessuto si trova nella parete della maggior parte delle arterie e di alcune vene, nel tessuto erettile, negli alveoli polmonari, in alcuni legamenti e come fibre isolate nel tessuto connettivo lasso.

RETICOLARE*

Fibre reticolari l

Cellule dell’organo m

Le fibre reticolari sono in realtà fibre collagene molto sottili disposte in modo lasso e irregolare per fornire sostegno a formazioni delicate come le cellule epatiche, le cellule linfoidi ed il midollo osseo.

Articolazioni, Bologna, cartilagine, cellule, Daniele Carlesso, elastica, fibre, fibrosa, Kinesiologia Applicata, osso, Osteopostural, sangue, tessuto adiposo, tessuto connettivo, tessuto connettivo elastico, tessuto connettivo reticolare, tessuto fibroso denso, tessuto lasso

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO TESSUTO CONNETTIVO  

Il tessuto connettivo,

nelle sue numerose varietà (sangue, tessuto connettivo propriamente detto e i tessuti di sostegno, cartilagine e osso), serve per connettere, sostenere e unire assieme le strutture del corpo.I vari tessuti epiteliali, ciascuna fibra muscolare, tutti i vasi e i nervi periferici, fino ai loro singoli assoni, sono inguainati dalle fibre del tessuto connettivo. Le ossa e le articolazioni dello scheletro constano di tessuto connettivo. I componenti dei vari tessuti connettivi sono sostanzialmente gli stessi: cellule e fibre intrecciate in una sostanza fondamentale o matrice, costituita da complessi proteicopolisaccaridici, che a livello microscopico non mostra alcuna organizzazione strutturale (sostanza amorfa). Il rapporto tra le cellule e le fibre e/o la densità della matrice caratterizza i diversi tipi di tessuto connettivo. Ad esempio, il sangue e la linfa sono fluidi con molte cellule e senza fibre. L’osso, per converso, ha una consistenza granitica con una matrice mineralizzata, poche cellule e molte fibre. Tutti i tessuti connettivi, eccetto la cartilagine, sono percorsi da numerosi vasi sanguiferi, spesso anche linfatici e da ramificazioni nervose che in queste tavole non sono per lo più stati riprodotti. 

Articolazioni, Bologna, cartilagine, cellule, Daniele Carlesso, fibre, Kinesiologia Applicata, osso, Osteopostural, sangue, tessuto adiposo, tessuto connettivo, tessuto fibroso denso, tessuto lasso

Continua a leggere

Organizzazione del corpo tessuto epiteliale

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO
TESSUTO EPITELIALE

1. Colorare in ciascun blocco di tessuto tutte le cellule situate al di sopra della membrana basale,

2. Si noti che due titoli principali devono essere colorati in grigio scuro o nero.

3. Non si devono colorare le fossette delle ghiandole esocrine né i capillari di quelle endocrine.

Le cellule del corpo si organizzano in quattro tessuti principali: epiteliale, connettivo, muscolare, nervoso. | tessuti epiteliali rivestono tutte le «superfici» del corpo: pelle, cavità, condotti, vasi. Possono risultare di un singolo strato (epiteli semplici) o di più strati di cellule (epiteli pluristratificati o composti), e vengono denominati in base alla forma delle cellule dello strato superficiale. Le cellule di un tessuto sono tenute assieme dalla membrana basale e da fibre intercellulari. | tessuti epiteliali sono nutriti per diffusione di fluidi attraverso la membrana basale, dal momento che sono privi di vasi.

Anatomia, Bologna, Cellula, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, Osteopostural, Strutture cellulari, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO DIVISIONE CELLULARE/MITOSI

  1. Completare ogni fase prima di passare alla successiva; la lettura della rispettiva parte del testo, mentre la si colora, aiuterà a comprenderne il significato. Le varie strutture devono essere colorate allo stesso modo in tutte le fasi.
  2. Per la membrana cellulare, la membrana nucleare, il nucleolo e i centrioli, impiegare gli stessi colori usati nella tavola sulla cellula in generale.
  3. I colori usati per le strutture (e-e2) dovrebbero contrastare molto con quelli usati per (f-f2); ciò consentirà di comprendere meglio la disposizione e la sede delle rispettive strutture. Questi colori non riflettono comunque alcuna differenza qualitativa fra i cromatidi e i cromosomi.
  4. Si consiglia di usare il colore grigio per le strutture (d) e (d1), onde non confonderle con quelle di (e-e2) e (f-f2).
  5. Si possono colorare le fibre del fuso (j), unendole con una linea senza colorare i singoli punti

Anatomia, Bologna, Cellula, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, Osteopostural, Strutture cellulari, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO LA CELLULA IN GENERALE

1- Nel colorare le strutture cellulari, si ricordi che la cellula vivente è in continuo movimento; la membrana cellulare ondeggia dinamicamente mentre assorbe o elimina materiali, e le vescicole si muovono attraverso il citoplasma. 

Questa illustrazione ovviamente mostra la cellula in condizioni statiche. In vivo, le vescicole di pinocitosi (k) possono continuamente scomparire e riformarsi nello spazio di un più secondo. È probabile che le strutture intracellulari più voluminose non subiscano spostamenti significativi. 

2- Il reticolo endoplasmatico (f) è disegnato sia con ribosomi sia senza. Per mettere in risalto i ribosomi, si suggerisce di colorarli con una tinta più scura del reticolo di endoplasmatico.

Anatomia, Bologna, Cellula, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, Osteopostural, Strutture cellulari, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

COLORARE L’ANATOMIA

1. Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
2. Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
3. Il corpo non deve essere colorato.
 

Il corpo umano affascina quasi tutti, ma solo pochi hanno l’occasione di studiarlo. Lo scopo di questo (primo e poi a seguire) articolo è, per l’appunto, di offrire quella possibilità con il minimo sforzo mnemonico ed il massimo appagamento personale. L’apprendimento attivo viene stimolato attraverso la colorazione di tavole ordinate secondo gli apparati del corpo. Prima di iniziare a colorare è indispensabile studiare le “Istruzioni molto importanti”, che riguardano “l’Introduzione all’anatomia macroscopica” e “l’Organizzazione del corpo” prima di passare oltre.

TAVOLA 1

  1. Colorare i quattro piani del corpo con colori tenui.
  2. Colorare le direzioni anatomiche (frecce) con colori brillanti o scuri in modo da metterle in risalto.
  3. Il corpo non deve essere colorato.

TERMINOLOGIA

Per descrivere la sede, i rapporti e l’orientamento delle diverse parti del corpo umano si è via via stabilita una serie di termini precisi e di piani.

  • Onde evitare confusioni, la terminologia deve sempre fare riferimento alla posizione anatomica standard: stazione eretta, con il palmo delle mani rivolto in avanti.

I piani sono linee fisse di riferimento lungo le quali il corpo viene spesso diviso (sezionato) per facilitarne l’osservazione della struttura. Studiando e una regione secondo i tre piani di riferimento, sagittale, trasversale e frontale,se ne può ottenere una prospettiva tridimensionale.

I termini posizione e direzione indicano la sede di un organo rispetto ad un altro, di solito in relazione ad uno dei tre piani principali del corpo.

PIANI DEL CORPO MEDIANO (a)

Il piano passante per la linea mediana che divide il corpo in due metà simmetriche, destra e sinistra.

SAGITTALE (b)

Il piano parallelo al piano mediano che divide il corpo in due parti disuguali (asimmetriche), destra e sinistra. I termini mediale e laterale si riferiscono a questo piano.

FRONTALE o CORONALE (c)

Il piano che divide il corpo in due metà asimmetriche, ventrale e dorsale. I termini anteriore e posteriore si riferiscono a questo piano.

Anatomia, ASSIMETRIA, Bologna, colonna vertebrale, COLORE, CORPO UMANO, Daniele Carlesso, MEDIANO, Movimenti attivi e passivi, muscoli, Osteopostural, PIANI, SAGITTALE, TERMINOLOGIA

Continua a leggere

Rotazione Passiva omolaterale in estensione

Inclinazione laterale verso sinistra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)

Rotazione attiva

Il paziente ruota attivamente la testa il più possibile in direzione dell’estensione, con inclinazione laterale e rotazione verso sinistra.

Presa manuale

Il terapista è in piedi lateralmente rispetto al paziente. Con una mano blocca posteriormente la spalla sinistra del paziente. Con l’altra mano si appoggia lateralmente all’osso occipitale, davanti all’asse motorio. Il terapista trattiene la testa da sinistra e la porta verso la propria spalla.

Inclinazione laterale verso destra con rotazione omolaterale in estensione (congiungente, C2-T3)

Bologna, colonna vertebrale, Daniele Carlesso, Movimenti attivi e passivi, muscoli, Osteopostural

Continua a leggere

error

Enjoy this blog? Please spread the word!